Il 2021 ha accompagnato Albertini Packaging Group tra ostacoli e successi. Oggi l’azienda si ritiene soddisfatta e guarda con ottimismo a nuovi mercati e a nuove opportunità.
Uno sguardo al 2021
Il CEO di Albertini Packaging Group – Michal Norbert Sobieski – guarda indietro e racconta il 2021 come un anno chiuso con una crescita per tutte le tipologie di prodotto in cui l’azienda è specializzata. Soprattutto per quel che riguarda le scatole rigide rivestite, di recente diventate il vero fiore all’occhiello dell’azienda, e la cui produzione è aumentata con rapidità. Dalla primavera dello scorso anno – dice orgoglioso il CEO – i volumi sono duplicati con una previsione per il 2022 di un ulteriore raddoppiamento. Questo porta l’attenzione sulla filiale serba che cresce positivamente, di pari passo con quella italiana dove avviene la prima fase di lavorazione dei packaging.
In definitiva il 2021 si è rivelato un anno di ripresa in cui l’impatto del Covid e i relativi assetti aziendali sono stati affrontati con successo. Dalla metà del 2021 abbiamo assistito ad una graduale ripresa degli ordini che hanno raggiunto livelli pre-crisi già in autunno, per stabilizzarsi oggi a livelli record.
Le difficoltà affrontate
Il 2021 ci ha messo davanti a delle difficoltà oggettive – continua il CEO – come l’inflazione dei settori produttivi, compreso quello della cartotecnica. Il cartone, ad esempio, ha subìto un rialzo tra il 20 e il 60%, il costo dell’energia è triplicato, e quello di altri materiali accessori è aumentato talvolta di oltre il 300%. I rincari hanno inciso sul prezzo finale dei prodotti, ed ovviamente la gestione dei rapporti con i clienti è stata molto delicata.
Fortunatamente abbiamo il vantaggio sia di acquistare da sempre la nostra materia prima da fornitori europei, riducendo così il problema delle quote e della carenza del materiale (ma purtroppo non azzerandolo), sia di gestire il taglio della carta direttamente nel nostro stabilimento. Il centro di taglio interno, peculiarità unica sul mercato, ci porta ad avere uno stock abbastanza consistente a disposizione.
Guardiamo sempre avanti
Le riorganizzazioni dei dipartimenti, i traslochi e poi, a seguire, la pandemia, però ci hanno solo rallentato. Guardiamo a questo nuovo anno con positività e ci aspettiamo di crescere in maniera vigorosa e a doppia cifra. Dopo aver abbracciato nuovi mercati, come quello Wine&Spirits, guardiamo con ottimismo verso quelli della Nutraceutica e della Moda. Grazie alla crescita dello stabilimento di Belgrado potremo intensificare le produzioni di astucci dedicati alla Cosmesi e all’alta Profumeria. Il comparto Pharma, dal canto suo, è ripartito con forza già dallo scorso autunno, a cui è seguito anche il potenziamento del reparto foglietti illustrativi.
Ma rimaniamo comunque con i piedi ben saldi a terra. I forecast a medio termine sono indispensabili per non sottovalutare né il periodo critico non del tutto superato né le evoluzioni dei rapporti con i clienti.
La forza della qualità APG
Senza dubbio, il successo che da sempre ha contraddistinto APG è dato dalla qualità dei suoi prodotti e servizi, sempre più riconosciuti dal mercato. Ad oggi, infatti, in Europa rientriamo in quella ristrettissima nicchia di produttori di packaging di elevata qualità. Indiscutibilmente.
Il vero valore è quello umano
Quella marcia in più di Albertini Packaging Group, però, si chiama fattore umano. Per noi le persone, tutti i nostri dipendenti, sono il vero motore. E mentre lo dice, gli occhi di Michal Sobieski sorridono.
Da un lato il nostro parco macchine è imponente e forse ancora sotto-utilizzato. Disponiamo con orgoglio di tutte le tecnologie necessarie per garantire standard di qualità elevati, soprattutto per i settori estremamente esigenti come quello del lusso e della farmaceutica. Tutto questo potenziale investito, però, sarebbe nullo senza l’expertise, l’occhio clinico e lo spirito di squadra proprio dei nostri collaboratori. Abbiamo un’anzianità di servizio altissima tra i nostri dipendenti. Questo perché puntiamo fortemente sui giovani che vengono formati internamente con alte possibilità di crescita e di nuove opportunità all’interno di APG.
Con il duplice vantaggio di creare squadra, mantenendo sempre intatto il know-how e la qualità, e al contempo di essere pronti a poter sopperire all’uscita di figure considerate anche molto importanti.
L’alleanza produttiva tra Italia e Serbia
Crediamo fermamente che il lato umano e quello familiare siano il vero motore di crescita dell’azienda. Senza un perfetto lavoro di squadra sarebbe impossibile coordinare le due sedi. In particolare, le sinergie umane e industriali tra Serbia e Italia diventano sempre più attive e dinamiche. I contatti tra i collaboratori di Robecco e di Belgrado sono sempre più intensi. Siamo felici che i nostri collaboratori di Belgrado siano entusiasti e si sentano parte della grande famiglia Albertini Packaging.
Per concludere – dice il CEO di APG – ci auguriamo un anno di miglioramenti, di soddisfazioni lavorative ed umane. Fiduciosi e sempre orgogliosi della preziosa collaborazione dei nostri dipendenti di Robecco, Belgrado e Parigi.
Un grazie a tutti noi.